6 aprile 2017
17 gennaio 2014
Architettura dei Sistemi Informativi Territoriali: dalla mente al microprocessore
· Dati
· Tecnologia
· Contesto organizzativo.
Per quel che riguarda i dati, già si è detto (Un primo approccio ai Sistemi Informativi Territoriali: dai dati alle informazioni) che rappresentano i mattoni che se opportunamente organizzati diventano informazione e per tale ragione costituiscono un patrimonio economico e più in generale di conoscenza da conservare e proteggere con estrema cura. La tecnologia racchiude tutti i sistemi per organizzare e trattare i dati.
10 gennaio 2014
Come definire i Sistemi Informativi Territoriali?

Un sistema informativo territoriale è…
… un gruppo di procedure che consentono input, memorizzazione, accesso, mapping e analisi spaziale sia per dati spaziali che per attributi, per supportare le attività decisionali dell’organizzazione (Grimshaw, 1999).
… un insieme organizzato di hardware, software, dati geografici e persone progettato per raccogliere, immagazzinare, manipolare, analizzare e rappresentare in modo efficiente tutte le forme di informazione geograficamente referenziata (ESRI – www.esri.com).
… una potente serie di strumenti per acquisire, memorizzare, estrarre a volontà, trasformare e visualizzare dati spaziali dal mondo reale (Burrough, 1986).
9 gennaio 2014
Un primo approccio ai Sistemi Informativi Territoriali: dai dati alle informazioni
Ogni organizzazione umana, dalla più semplice alla più
complessa, fa uso di dati, ne produce di nuovi e trasforma questi dati in
informazioni, per rimetterli in circolo all’interno della stessa organizzazione
o al di fuori di essa, secondo modalità che seguono regole ben definite.
I Sistemi Informativi permettono di conservare e gestire in
maniera sicura tutti i dati e le informazioni necessari a tutte le attività di
una organizzazione. L’esistenza dei Sistemi Informativi e la loro utilità è
indipendente dalla tecnologia utilizzata per la sua strutturazione. Può essere
considerato come Sistema Informativo un archivio cartaceo, come una rubrica
telefonica oppure la banca dati di una azienda.
Fin qui si è quasi lasciato sottintendere una differenza tra
dato e informazione, anche se spesso, nel linguaggio comune, i due termini
vengono intesi come sinonimi. In realtà è bene distinguerli, poiché il dato,
spesso facendo uso di sistemi di codifica, esprime misure, definizioni, nomi,
ecc. che da soli non costituiscono informazione. Solo in seguito a processi di
elaborazione, correlazione, interpretazione di un insieme di dati si produce
informazione, la quale arricchisce la nostra conoscenza del mondo (Atzeni et al., 2006).
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