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9 gennaio 2014

Un primo approccio ai Sistemi Informativi Territoriali: dai dati alle informazioni

GIS
Ogni organizzazione umana, dalla più semplice alla più complessa, fa uso di dati, ne produce di nuovi e trasforma questi dati in informazioni, per rimetterli in circolo all’interno della stessa organizzazione o al di fuori di essa, secondo modalità che seguono regole ben definite.

I Sistemi Informativi permettono di conservare e gestire in maniera sicura tutti i dati e le informazioni necessari a tutte le attività di una organizzazione. L’esistenza dei Sistemi Informativi e la loro utilità è indipendente dalla tecnologia utilizzata per la sua strutturazione. Può essere considerato come Sistema Informativo un archivio cartaceo, come una rubrica telefonica oppure la banca dati di una azienda.

Fin qui si è quasi lasciato sottintendere una differenza tra dato e informazione, anche se spesso, nel linguaggio comune, i due termini vengono intesi come sinonimi. In realtà è bene distinguerli, poiché il dato, spesso facendo uso di sistemi di codifica, esprime misure, definizioni, nomi, ecc. che da soli non costituiscono informazione. Solo in seguito a processi di elaborazione, correlazione, interpretazione di un insieme di dati si produce informazione, la quale arricchisce la nostra conoscenza del mondo (Atzeni et al., 2006).


Quanto detto è del tutto generale, ma scendendo nello specifico, un Sistema Informativo Geografico (o Territoriale) è un particolare Sistema Informativo che permette di gestire i dati geografici, ossia quei dati che fornscono, misure, descrizioni, nomi, di entità precisamente ubicate sul territorio. I dati geografici hanno una enorme importanza per moltissime delle attività umane e costituiscono i principali “oggetti” trattati dai Sistemi Informativi Geografici. Anche se spesso non ce ne accorgiamo, quotidianamente si ha a che fare con dati geografici, anzi la maggior parte dei dati che noi trattiamo sono di tipo geografico. Per esempio, tutto ciò che possiede un indirizzo è trattabile come un dato geografico, poiché la via, il numero civico, il CAP e la città, se opportunamente decodificati, possono essere trasformati in coordinate assolute. Anche il percorso che bisogna seguire per andare da una città all’altra è un dato geografico, perché tutte le strade che percorriamo hanno una precisa ubicazione geografica, quindi è possibile, anche in maniera abbastanza semplice, ricavare le coordinate di ogni punto della strada che stiamo percorrendo. Alla stessa maniera, ci si potrebbe riferire ad applicazioni specialistiche che trattano e producono dati geografici, quali scienze forestali, scienze geologiche, scienze della pianificazione territoriale, ingegneria, ecc.. Per tutte le ragioni sopra esposte, i dati geografici, oltre a essere trattati in maniera estesa prossimamente, in definitiva costituiranno l’oggetto di questi scritti.


Riferimenti bibliografici:
Atzeni P., Ceri S., Paraboschi S., Torlone R. (2006): Basi di dati. Modelli e linguaggi di interrogazione. – McGrew-Hill.

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